“Non solo l’Africa non è in ritardo, ma è anzi in anticipo, in una fase della globalizzazione molto più avanzata di quella che stiamo vivendo in Europa e in Occidente. Il continente si trova nel pieno della tempesta e tutto sta cambiando, sia a livello sociale che economico”. A parlare è l’ex viceministro degli Affari esteri e professore di relazioni internazionali, Mario Giro, autore del libro ‘Guerre nere‘. Il volume, edito da Guerini e associati, una panoramica su situazioni di conflitto africane, è stato presentato durante un incontro online organizzato dall’Associazione Iscom.
Giro ha detto che il suo volume mira anche a “superare l’occhio pigro dell’Europa” che “ancora vede i conflitti africani come qualcosa di selvaggio e impiega un criterio etnico molto basico e poco sviluppato”. Le attuali “guerre nere” che attraversano il continente, secondo l’esperto, sono invece “politiche e moderne come tutte le altre”, se non di più. Lo dimostrerebbe, questa la tesi di Giro, anche l’impatto avuto dalle dinamiche jihadiste, quintessenza della globalizzazione, anche delle ideologie. “Parliamo di un prodotto neo-religioso privato di qualsiasi contesto territoriale e storico- ha spiegato Giro- disponibile come grammatica della ribellione per molti gruppi che desiderano diventare antagonisti, come è successo per i giovani, spesso di origine cristiana, a Cabo Delgado, in Mozambico”.
Ecco il video dell’incontro
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